Il Sacramento della Confessione

Carbonia 16 ottobre 2006

Risposta di Gesù al messaggio del 22 settembre 2002.
(Vedi il messaggio).
Ora Gesù risponde alla domanda fatta relativamente al sacramento
della Confessione chiarendo quanto da Lui dettato il 22 settembre
2002.
Gesù vuol significare, in quel suo dire, che la Confessione può
essere fatta con un atto di dolore e di contrizione del cuore nel
momento in cui ci si trovi lontano dai luoghi dove non è possibile una
Confessione ma ci sia, nell’umiltà, il desiderio di volersi unire al
Santissimo Sacramento Eucaristico, perché pieni d’amore per Cristo
Gesù e realmente pentiti del male fatto.
Il Padre che vede, perdona quel Suo figlio e lo accetta al Suo Altare
santo per offrirsi a Lui. Gesù vi accompagna all’altare, ma ciò non
deve annullare il vostro porgervi al ministro di Dio nella vostra totale
umiliazione per aver peccato contro Dio e contro il Padre.
Il pentimento vero è già assoluzione dei peccati. Nella Mia
misericordia infinita Io assolvo perché sono il Padre e vedo nei cuori
e leggo il loro pentimento.
La Confessione è la via per tornare al Padre, è l’atto di
pentimento e umiliazione al cospetto del ministro, ma chi assolve
è sempre il Padre.

Gesù vi dice: quale uomo sulla Terra può assolvere se non il Padre
vostro che vi ha Creati? Nella Mia Chiesa Io ho messo i Miei figli
consacrati quali ministri per l’assoluzione dei peccati, “certamente”,
ma se uno è impossibilitato alla Confessione e nel momento sente in
sé il “pentimento” dei peccati e vuole ardentemente riconciliarsi con
il Padre nell’unione Eucaristica, il Padre lo perdona e apre le Sue
braccia al Suo accoglimento e ne fa parte in sé.
Come Creatore e come Dio unico d’amore infinito, Io unisco tutti a
Me nell’amore infinito. Io sono l’Amore infinito e nell’amore infinito
vengo a “rimediare” il male fatto.
Chi vuol capire, capisca.
Le cose del mondo non Mi appartengono, Io sono l’Amore e
chiamo tutti alla conversione del cuore. Chiamo i peccatori e
chiamo i malati di cuore, quelli che non vogliono l’Amore. Io
vengo a curarli e vengo a donarmi a loro perché loro possano
ricevere il “seme” dell’Amore e così “guarire” nell’Amore.
Orsù, o figli, è tempo di semina abbondante, lasciate che tutti
vengano a Me e Io possa curarli nel nome del Padre e del Figlio e
dello Spirito Santo e possa rinnovarli nell’Amore. Chi non ha
bisogno del medico, non va dal medico.

Il tempo che resta è breve, fate sì che essi arrivino al Padre perché
il Padre possa riabbracciarli nell’Amore e concedergli il “perdono”.
Gesù Eucaristico guarisce nell’Amore infinito.